“Un viaggio nel tempo” – performance teatrali per il Treno della Memoria 2023 a Cracovia
“Un viaggio nel tempo” – performance teatrali per il Treno della Memoria 2023 a Cracovia (Polonia)
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Il Treno della Memoria, promosso dall’omonima associazione nazionale impegnata nel sostegno ai percorsi di cittadinanza attiva e nella difesa della dignità e i diritti delle persone è un percorso di conoscenza, un viaggio nella storia e nella memoria riassumibile in tre parole chiave: Storia, Memoria e Impegno. Il progetto, che coniuga attività artistiche, testimonianze dirette della storia, incontri e laboratori, nasce dalla convinzione che la costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole non possa prescindere dalla conoscenza della Storia e della Memoria dei momenti che hanno cambiato il volto dell’Europa e dall’ascolto delle Testimonianze dei protagonisti di questi cambiamenti. I partecipanti provenienti da tutta Italia, vivono in prima persona luoghi iconici e momenti fondanti del “secolo breve” per contestualizzare e comprendere meglio il ventennio totalitarista, la guerra e la Shoah, dopo aver partecipato ad un percorso di incontri realizzato nei mesi precedenti, dal vivo e on line.
Improvvisart, da otto anni, collabora con il Treno della Memoria accanto ai treni pugliesi, ogni anno con la stessa emozione e sempre maggiore consapevolezza che la Memoria è il miglior mezzo possibile per non dimenticare ciò che cambiò la storia mondiale in poco tempo, dal 1939 al 1944. L’attività principale di Improvvisart si svolge a Cracovia, dove gli attori affiancano i partecipanti in tutti i giorni della loro permanenza.
Nella prima attività, attraverso la visita teatralizzata in città, gli attori in abiti d’epoca raccontano ai ragazzi l’ascesa del Nazismo in Germania, in un crescendo di situazioni sociali ed economiche al limite, dal 1920 al 1933. I nostri personaggi rappresentano un po’ tutte le fasce popolari: poveri e quindi alla ricerca disperata di un po’ di cibo per sopravvivere; lavoratori che appoggiano il regime; giovani donne euforiche ed infervorate, innamorate di Hitler e fiduciose nelle sue qualità di superuomo; uomini dell’alta borghesia, ultranazionalisti.
Il giorno dopo si rimane sempre in città, ma ci si sposta nel luogo in cui gli ebrei furono rinchiusi, lasciati morire di fame, freddo e malattie quando non deportati: il Ghetto. Qui l’attenzione si concentra, in un crescendo di emozioni e paura, al momento in cui il Ghetto fu completamente evacuato per la deportazione di coloro che vi risiedevano. Accompagnati dalla musica, gli attori mostrano il terrore degli ebrei che sono man mano sempre più disperati perché consapevoli di quale sarà il loro destino.
Il percorso con Improvvisart si conclude nei luoghi in cui fu attuata la “soluzione finale”: i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Il freddo che attanaglia in questi luoghi va al di là di qualsiasi sensazione corporea, è un freddo che entra nelle ossa e nel cuore, è un’emozione che toglie il respiro perché intrisa di terrore. Il terrore che tutto questo è accaduto e che potrebbe ripetersi.